mercoledì 18 aprile 2012

Il ginecologo Luigi Langella e la certificazione in videoendoscopia

Luigi Langella Ginecologo
Grazie agli sviluppi della tecnologia medica molti interventi sono possibili oggi tramite operazioni non invasive o comunque prive di disagi per il paziente.
Il ginecologo Luigi Langella è tra i medici che hanno conseguito la specializzazione in videoendoscopia ginecologica diagnostica e operativa, come verificabile dal documento allegato, scopriamo ora in cosa consiste.

Le procedure chirurgiche che non comportano l'apertura della parete addominale sono sempre preferite dai medici, tra queste la videoendoscopia, che però non è praticata dappertutto.
Evitare il “taglio” dell'addome rassicura la paziente e consente comunque di diagnosticare e intervenire accuratamente per le patologie degli organi genitali interni.

Riguardo gli altri trattamenti che le cliniche possono praticare vi sono quelli per via vaginale (come la correzione del prolasso utero-vaginale), l'incontinenza urinaria con posizionamento di sling sottouretrali e l'asportazione di cisti ovariche con conservazione dell’ovaio e la miomectomia.
Luigi Langella ha scelto di specializzarsi nella tecnica videoendoscopica proprio per ridurre il più possibile le complicanze post-operatorie alle pazienti.
Luigi Langella Videoendoscopia Ginecologica

lunedì 2 aprile 2012

Luigi Langella a proposito dell'impiego del sulprostone


L'impiego Del Sulprostone e Del Gemeprost Nell'interruzione Volontaria Di Gravidanza: Considerazioni Cliniche Su 60 Pazienti Sottoposte A Ivg (Legge 194.

Luigi Langella, P. Giacometti

Scopo dell'indagine è stato quello di verificare l'utilità dell'impiego di due prostaglandine sintetiche – il gemeprost, analogo della PGE1 ed il sulprostone, analogo della PGE2 – nella interruzione volontaria di gravidanza, praticata in ospedale a norma di Legge 194.
L'entrata in vigore della suddetta legge, nel 1978, ha comportato un ingente impegno di uomini, ambienti ed attrezzature – e quindi di costi – nelle strutture sanitarie pubbliche, per cui si rende necessario ottimizzare l'intervento di interruzione di gravidanza al fine di renderlo il più breve ed efficace possibile nell'interesse della donna e del presidio deputato all'attuazione di tale legge.
L'isterosuzione, pur essendo una tecnica di aspirazione cavitaria rapida e poco cruenta, comporta comunque una dilatazione meccanica del canale cervicale e non sempre è sufficiente da sola a svuotare completamente la cavità uterina, tanto più quanto la gestazione si avvicina alla XIII settimana; richiede necessariamente la narcosi, con i problemi preventivi e cautelativi che questa comporta.
L'impiego degli analoghi delle prostaglandine nell'IVG vuole avere il fine di evitare la dilatazione meccanica del canale cervicale potenzialmente pericolosa – in qualche caso anche difficile nelle nullipare gravide alla VI–VII settimana -, e di determinare espulsione completa del prodotto del concepimento: il conseguimento dei suddetti scopi fa si che possa essere evitata la narcosi e la revisione cavitaria uterina.

Questa parte della ricerca condotta dal ginecologo Luigi Langella è stata pubblicata per far conoscere il suo lavoro nell'ambito della ricerca medica. Luigi Langella sulprostone